Castelsantangelo sul Nera: una nuova Livigno. Perchè no?! La ‘provocazione’ (nel senso letterale e dunque feconda) è salita alta ‘per voce sola’, anzi due, nell’intervento del sindaco Mauro Falcucci che ha aperto il 2° Forum regionale sulla Montagna lanciando a piene mani ‘sassi nello stagno’.
A dare ancora maggiore eco, in medias res, alla provocazione-proposta, il professor Giuseppe Rivetti docente di diritto tributario (Unimc) che ha più svolto dottrinariamente il tema del convegno: La Montagna, la transizione ecologica, lo sviluppo economico.
Già, Livigno! Per questo comune della Valtellina una legge del 1910 fissò esenzioni fiscali per 15-20 anni. Risultato: da 1.025 abitanti agli attuali 6.909. Salvezza raggiunta!
Possibile ora una tale panacea per ‘Castello’ e tutti gli altri Comuni della Montagna marchigiana sotto i mille abitanti, che peraltro un disegno di legge presentato il 27 scorso dal presidente del Consiglio regionale Dino Latini prevede come beneficiari di esenzioni fiscali?
Certo. “A patto che la fiscalità in genere si dimostri in modo più adeguato a supporto dei territori e delle popolazioni svantaggiate”, ha chiarito Rivetti da sempre, in particolare dal 2016 (annus horribilis del terremoto del Centritalia) sostenitore di una Zes allargata al cratere sismico.
“Zes che non è una malattia della pelle (considerata l’idiosincrasia al riguardo da parte delle amministrazioni centrali) ma acronimo ad indicare zona economica speciale“, ha detto il conduttore della tavola rotonda, il vostro cronista.
E il terminale sia Ancona, il suo affaccio sull’Adriatico a riprendere la via dell’Oriente, dei commerci, del globale movimento economico come la Storia ci segnala dai tempi di San Francesco e prima.
L’indicazione è venuta (poi anche dagli assessori regionali presenti) dal senatore Guido Castelli, Commissario per la Ricostruzione.
Con un’idea precisa che – ha assicurato il sindaco di Castelsantangelo sul Nera Mauro Falcucci – verrà fatta propria in occasione del 2024, quando il terzo Forum sarà della ‘Montagna Appenninica’.
Allargare gli orizzonti, concertare, superare il ‘particulare’, la linea d’ombra del personale orticello e del perimetro montano. “Il 2024 sarà l’anno decisivo” ha promesso Castelli – che in pochi mesi ha riscosso risultati ed elogi bipartisan raccogliendo peraltro l’ottima eredità di Giovanni Legnini.
Rilancio della Montagna e Ricostruzione vanno di pari passo. Oltre mille opere pubbliche cantierate e passi avanti pure nella ‘privata’, nonostante le quasi proibitive condizioni che vedono costi fino a 3.700 euro a metro quadro, lo scenario economico-bancario di grande diffidenza e la scarsissima disponibilità sul mercato di imprese edili. Storia abbastanza recente, vero, ma che persiste.
Alla Tavola Rotonda, preceduta da una comunicazione in video del governatore Francesco Acquaroli, hanno preso parte gli assessori regionali Stefano Aguzzi, Francesco Baldelli e Chiara Biondi, il presidente Dino Latini e anche il presidente del Parco dei Sibillini Andrea Spaterna.
Il ‘Frenator Cortese’ (noblesse obblige: il ruolo) si è mostrato ottimista circa un prossimo futuro per coniugare pariteticamente salvezza dei luoghi e insieme delle popolazioni … sotto il manto (laico) della Madonna della Cona che nei colori della Fioritura, lega due tra i paesaggi più magici dei Sibillini e del Pianeta.
‘Castello’ e Castelluccio (di Norcia) e via elencando, per il cui dominio oppure una sola pianta sola val bene una guerra.
Come quella (la Battaglia del Pian Perduto, 1522) che si tornerà a ricordare il 12 agosto prossimo, ore 21 a Castelsantangelo sul Nera (Andrea Roncato, ospite eccezionale), attraverso una pièce teatrale per la regia del maceratese Pietro Romagnoli.
E che stavolta assieme a umbri e marchigiani vinca soprattutto per dirla con Thomas Mann, Lei, la Grande Madre: la Montagna Incantata!
Maurizio Verdenelli
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