La Questura di Macerata, unica nelle Marche, è fra le 14 in Italia che partecipano al progetto “… Questo non è amore” contro la violenza sulle donne, che consiste nell’utilizzo di un camper, con a bordo operatori altamente specializzati, da far sostare in particolari luoghi per sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi della violenza di genere e, nel caso, accogliere e aiutare le persone vittime di tali comportamenti.
Nella provincia di Macerata il camper da luglio ha già sostato due volte a Civitanova Marche e una volta a Porto Recanati, località turistiche in questo periodo più frequentate.
In una conferenza stampa, il questore di Macerata Giancarlo Pallini ha tracciato i primi dati di queste tre tappe: 368 sono state le persone che hanno chiesto informazioni, di queste 289 donne e 79 uomini, 336 italiani e 32 stranieri, 87 sotto i 30 anni, 162 tra i 31 e 50 anni, 119 oltre i 50.
Il principale successo dell’iniziativa è di aver potuto avere un contatto diretto su un argomento difficile, un fenomeno diffuso spesso vissuto nell’isolamento e nella paura.
Proprio l’informalità del contatto e la preparazione del personale ha consentito nei colloqui l’emergere di ben 19 situazioni personali che saranno monitorate.
A fianco del questore Pallini, gli altri protagonisti del progetto: il dirigente della squadra mobile Alessandro Albini, il medico della Polizia Fabio Frascarelli, le sovrintendenti Cinzia Giustozzi e Anna Rita Priori che seguono le indagini di violenza su donne e minori, l’avvocato Bianca Verrillo del Centro Antiviolenza di Macerata (che ha seguito 56 casi nel 2915 e 27 finora nel 2016).
Prossimamente il camper sarà a Porto Recanati il 20 agosto.
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