La Camera di Commercio di Macerata ha convocato nella propria sede di via T. Lauri i responsabili degli istituti di credito operanti nella nostra provincia e dei rappresentanti delle associazioni di categoria per affrontare il tema del sostegno necessario da dare a tutte le attività produttive e non, ma anche ai semplici cittadini della zona terremotata.
La riunione fa seguito ad un altro incontro di qualche giorno fa con i presidenti e i direttori delle associazioni di categoria. E proprio in tale riunione era emerso come imprescindibile la costituzione di un tavolo di coordinamento a livello provinciale per il governo delle iniziative di sostegno al territorio e l’organizzazione di misure specifiche del mondo creditizio per sostenere imprese e cittadini dei comuni colpiti dal sisma.
Ha aperto i lavori il presidente della Camera di commercio Giuliano Bianchi il quale, comunicando che l’Ente camerale maceratese fa parte del Comitato di gestione del fondo di solidarietà per il sisma, promosso da Unioncamere nazionale, ha sottolineato la necessità di operare per il ritorno alla normalità ma soprattutto della esigenza improrogabile di pensare al futuro di questo territorio formulando un progetto strategico credibile per le aree interne e realizzabile anche con il supporto di esperti.
“Con il contributo di tutti – ha detto Bianchi – anche impegnando ciascuno cifre modeste, si può veramente programmare il futuro di una vasta area della nostra provincia che vive di agricoltura, di artigianato, di piccolo commercio ma soprattutto di turismo tanto è vero che i ristoranti e gli agriturismi sono la vera ricchezza di questo territorio. Pensiamo anche ad un progetto di sviluppo strategico delle aree interne e ad azioni di marketing a vantaggio di tutti per guadagnare un minimo di visibilità, per far conoscere questo territorio anche attraverso trasmissioni televisive”.
Numerosi gli interventi dei titolari o rappresentanti di Banca di credito cooperativo di Recanati, Veneto Banca, Banca popolare di Spoleto, Banca Sella spa, Carifermo, Nuova Banca Marche, Monte Paschi di Siena, Intesa Sanpaolo, Unci, Confartigianato, Credem, Confcommercio, Confindustria, Cooperativa Pierucci, Cna, Ubi Banca popolare di Ancona e altri. Si è evidenziato che ciascuno ha preso delle iniziative autonome a sostegno non solo della propria utenza ma anche per i cittadini terremotati di volessero approfittare delle particolari condizioni offerte dagli istituti di credito. Anche le banche che hanno avuto le proprie filiali danneggiate dal terremoto (come Nuova Banca Marche che ha dovuto chiudere 13 filiali) si sono già impegnate a mettere a disposizione finanziamenti sia per le imprese che per i semplici cittadini.
Le conclusioni sono state tratte dallo stesso presidente Bianchi il quale ha raccomandato alle banche di far arrivare al sito della Camera di commercio i propri indirizzi elettronici mediante i quali gli utenti possono raggiungere i rispettivi link degli istituti di credito dove sono esplicitate tutte le iniziative e i finanziamenti in favore delle zone terremotate. Dal canto loro le associazioni di categoria, il cui ruolo in questa fase è ancor più importante e delicato e che si stanno spendendo senza riserve e con un impegno totale per sostenere le imprese del territorio, segnaleranno questi link ai propri iscritti. Infine ha sollecitato tutti a creare, con un proprio contributo, un fondo indispensabile per costruire un progetto che possa far rinascere un territorio meraviglioso che, data la gravità e la vastità dei danni, rischia moltissimo di non avere un futuro come lo avevano sognato i tanti abitanti che ora sono stati costretti a trovare rifugio lungo la costa.
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