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Barbara Pojaghi, una vita per la politica e l’insegnamento universitario

Barbara Pojaghi, una vita per la politica e l’insegnamento universitario
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Si è spenta ieri sera, 1 novembre, a Macerata la professoressa Barbara Pojaghi, 67 anni, una vita dedicata all’insegnamento, all’Università di Macerata era attualmente docente di Psicologia sociale, e alla politica, come assessore e presidente del Consiglio comunale dagli anni ’90 ai primi anni del 2000.

“Una grande perdita per la nostra comunità, afferma il sindaco Romano Carancini, che la ricorda come “una persona che ha lasciato un’impronta importante nella sua città e nelle persone che l’hanno conosciuta sia come formatrice di tanti giovani che come amministratrice del Comune di Macerata” “Ricordo la sua concretezza, la sua lungimiranza, la sua capacità di ascolto e d’analisi, qualità per cui è stata sempre un punto di riferimento importante nella vita politica e sociale della città.”

Barbara Pojaghi riceve nel 2000 il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi
Barbara Pojaghi riceve nel 2000 il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi

Dal 1993 al 1997 Barbara Pojaghi è stata assessore alla Cultura della giunta Maulo, avviando i primi progetti mirati alla valorizzazione del patrimonio culturale e architettonico della città anche  attraverso la sensibilizzazione soprattutto delle nuove generazioni con iniziative quali “Libriamoci” e “La mia scuola adotta un monumento” e portando innovazione anche nella comunicazione istituzionale che valse al Comune il premio nazionale Montecelio per la comunicazione pubblica conferito nel 1998.  E’ stata stimata presidente del Consiglio comunale dal 2000 al 2005, facendosi apprezzare da ogni compagine politica per la sua correttezza ed equilibrio istituzionale.

Una donna di grande energia, ma nello stesso tempo carica di dolcezza ed umanità che neppure la malattia ha tenuto lontana dal suo lavoro, dai suoi studenti, dalla partecipazione alla vita sociale della sua città. Proprio la settimana scorsa avrebbe dovuto dare il suo contributo al convegno Unimc sulle adozioni e relazioni familiari nei contesti educativi, ma un aggravamento improvviso non glielo ha consentito.

Il sindaco Romano Carancini e la giunta comunale, il presidente del consiglio comunale Luciano Pantanetti, il segretario generale Giovanni Montaccini e personale del Comune si stringono intorno ai familiari, esprimendo sentimenti di partecipazione e vivo cordoglio. Nel telegramma inviato alla famiglia, il sindaco afferma che “la città di Macerata ne ricorda, con stima e riconoscenza, l’elevato contributo offerto attraverso gli insegnamenti, la passione civile, le esperienze di vita, il forte impegno politico e l’attitudine al confronto. Resta indelebile nel patrimonio di tutti il pensiero e l’opera di un’importante protagonista dello sviluppo sociale e politico della nostra comunità che ha condotto fino all’ultimo la propria esistenza con lealtà, coraggio e determinazione e che lascia, pertanto, un grande patrimonio di conoscenza e umanità.”

Barbara Pojaghi
Barbara Pojaghi

L’Università di Macerata ha appreso con grande dolore della scomparsa, a 67 anni, della professoressa Barbara Pojaghi. Docente di psicologia sociale, ha sempre svolto un ruolo di rilievo all’interno dell’Ateneo, dove ha fatto il suo ingresso nel 1972 inizialmente come assistente incaricata di psicologia per diventare ricercatrice e, quindi, docente.

Tra il 2004 e il 2010 è stata delegata del rettore all’orientamento e al tutorato e direttrice del Centro di orientamento di Ateneo poi. Dal 2010 al 2012 è stata preside della Facoltà di Scienze della comunicazione e attualmente era vicedirettrice del Dipartimento di Scienze politiche, della Comunicazione e delle relazioni internazionali.

E’ stata responsabile di molti progetti di ricerca sulle nuove forme di partecipazione dei giovani alla politica, sulle problematiche di genere, sulla formazione degli adulti alla gestione dei conflitti, sul gruppo come strumento di formazione. Molti nella città di Macerata ne ricordano anche gli anni dell’impegno politico come assessora alla cultura prima, come presidente del consiglio comunale poi.

“Ne ricordo la vitalità, la passione profusa nel suo lavoro e la consapevolezza civile che animato sempre la sua attività di docente”, sono le parole del rettore Francesco Adornato. “Ci mancherà la sua personalità forte, coraggiosa, con punti di vista originali, che non esitava a condividere con tutti noi, in un costante confronto di idee che ha molto contribuito all’arricchire la nostra vita intellettuale” commenta la direttrice del Dipartimento di Scienze politiche, della comunicazione e delle relazioni internazionali Elisabetta Croci Angelini.

Commosso il ricordo anche della collega e amica Paola Nicolini, che era succeduta a Pojaghi nella delega all’orientamento. “Si dice spesso di chi muore che lascia un grande vuoto: nel caso di Barbara Pojaghi è più corretto dire che lascia dietro di sé un grande patrimonio di conoscenza, competenza e umanità, un’inestinguibile ricchezza, che certamente sarà coltivata nel tempo dai familiari, dagli amici, dagli allievi e dai colleghi”.

Una cerimonia civile sarà organizzata dalla famiglia nei prossimi giorni, in modo da dare la possibilità di partecipare a tutti quanti lo desiderano.

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