Le principali Avis comunali dell’entroterra maceratese e del fabrianese hanno dato il via all’iniziativa “La Salute Vien Donando”, una sfida locale per dare una soluzione innovativa ad alcune esigenze dei soci donatori di sangue attraverso sconti in convenzione.
In questo progetto, nato per affrontare le difficoltà derivanti dallo spopolamento e dal calo di nuovi donatori, si sono unite le sezioni Avis di Camerino, Castelraimondo, Cerreto d’Esi, Esanatoglia, Fabriano, Fiuminata, Matelica, Pieve Torina, Pievebovigliana, San Severino Marche, Sefro e Visso.
“La Salute Vien Donando” ha come strumento una card, che non è una ricompensa per il gesto della donazione, ma un incentivo a promuovere e mantenere uno stile di vita sano.
Donare sangue non è solo un atto di altruismo, ma anche un’opportunità per prendersi cura di sé stessi, attraverso controlli regolari, un’alimentazione equilibrata e un’attenzione costante alla propria salute.
«La card non premia il donatore – spiega il coordinatore del progetto Nico Procaccini, presidente dell’Avis comunale di Esanatoglia –, ma lo supporta nel prendersi cura di sé stesso, vogliamo che la donazione diventi parte di un circolo virtuoso, in cui il gesto altruistico si traduce in benefici diffusi per tutta la comunità».
La card consente ai donatori di accedere a una rete di centri medici convenzionati, dove è possibile usufruire di sconti su servizi sanitari come visite specialistiche, esami diagnostici e percorsi di prevenzione.
Ogni card è dotata di un QR code, che consente ai donatori di consultare un elenco sempre aggiornato dei centri aderenti.
Basta scansionare il codice per accedere a una piattaforma digitale con i dettagli completi delle strutture, i servizi disponibili e i contatti.
Questo sistema garantisce trasparenza, facilità d’uso e una gestione dinamica delle convenzioni.
Ma non finisce qui: il progetto prevede di ampliare nel tempo il circuito delle convenzioni, includendo centri sportivi e strutture per il benessere fisico, come palestre, piscine e corsi di fitness. In questo modo, la card non solo promuove cure mediche accessibili, ma incoraggia anche uno stile di vita attivo e sano.
L’unione delle Avis marchigiane può essere un esempio, un modello virtuoso, capace di ispirare altre regioni.
In un periodo in cui le sfide territoriali richiedono soluzioni condivise, “La Salute Vien Donando” dimostra come la solidarietà possa diventare un potente motore di coesione sociale e promozione della salute pubblica.
Oltre a consolidare il numero dei donatori attivi, l’iniziativa punta a coinvolgere le nuove generazioni.
Educare i giovani al valore della donazione e alla cura del proprio benessere è uno degli aspetti centrali del progetto, che mira a costruire un dialogo tra tradizione e futuro.
«La donazione non è solo un gesto per chi ha bisogno – aggiunge il coordinatore Nico Procaccini –, ma un’opportunità per ogni donatore di prendersi cura di sé e di chi lo circonda. Attraverso la card vogliamo rendere visibile questo circolo virtuoso».
In una regione che non si arrende alle difficoltà dello spopolamento e delle sfide sanitarie, l’unione delle Avis locali manda un messaggio forte e chiaro: insieme si può fare la differenza.
“La Salute Vien Donando” non è solo un progetto, ma un esempio concreto di come la solidarietà possa trasformarsi in un motore di cambiamento positivo e duraturo, migliorando la salute individuale e il benessere collettivo.
(6)