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All’Orto dei Pensatori commemorata la professoressa Barbara Pojaghi

All’Orto dei Pensatori commemorata la professoressa Barbara Pojaghi
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Questo pomeriggio, all’Orto dei Pensatori, si è tenuta la commemorazione pubblica della professoressa Barbara Pojaghi, venuta a mancare lo scorso primo novembre. Il rinnovato ambiente del cortile all’interno della sede universitaria di via Garibaldi e della Biblioteca Nazionale, dedicato alla cultura e alla coltura del pensiero, è stato il luogo più adatto a ricordare la figura della docente. Commossa e numerosa la partecipazione di colleghi, studenti e cittadini, con interventi che hanno ripercorso la vita universitaria, politica e famigliare di Barbara Pojaghi.

Oltre alla famiglia, erano presenti il rettore Francesco Adornato, il sindaco di Macerata Romano Carancini, il prorettore Claudio Ortenzi, la direttrice del Dipartimento di Scienze politiche, della comunicazione e delle relazioni internazionali Elisabetta Croci Angelini e la professoressa Paola Nicolini, collega e, soprattutto, grande amica della docente scomparsa.

Barbara Pojaghi
Barbara Pojaghi

La Nicolini ha introdotto alcune studentesse che hanno dato vita alla suggestiva lettura di testi della Pojaghi sui temi che ne hanno caratterizzato l’impegno accademico e politico.

Docente di psicologia sociale, Barbara Pojaghi ha sempre svolto un ruolo di rilievo all’interno dell’Ateneo, dove ha fatto il suo ingresso nel 1972 inizialmente come assistente incaricata di psicologia per diventare ricercatrice e, quindi, docente.

Tra il 2004 e il 2010 è stata delegata del rettore all’orientamento e al tutorato e, poi, direttrice del Centro di orientamento di Ateneo . Dal 2010 al 2012 è stata preside della Facoltà di Scienze della comunicazione e negli ultimi tempi, era vicedirettrice del Dipartimento di Scienze politiche, della Comunicazione e delle relazioni internazionali. E’ stata responsabile di molti progetti di ricerca sulle nuove forme di partecipazione dei giovani alla politica, sulle problematiche di genere, sulla formazione degli adulti alla gestione dei conflitti, sul gruppo come strumento di formazione.

Molti nella città di Macerata ne ricordano anche gli anni dell’impegno politico come assessora alla cultura e come presidente del consiglio comunale.

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