Agugliano, La Guglia d’Oro alla Compagnia L’Armonia di Trieste
L’edizione 2019 del Festival nazionale di Teatro dialettale di Agugliano, Premio “La Guglia d’Oro”, ha visto il trionfo della Compagnia “L’Armonia” di Trieste con “Una mentina?” aggiudicandosi il massimo riconoscimento per la terza volta, dopo aver vinto negli anni 2016 e 2017. La compagnia giuliana ha prevalso ancora in virtù di una ricerca accurata dei testi da portare in scena, capaci di arrivare dritti al pubblico, anche perché sempre molto ben interpretati dagli attori e ben orchestrati dal regista Riccardo Fortuna.
La premiazione si è svolta domenica nel corso di una cerimonia nella sala consiliare del Comune di Agugliano, alla presenza dei rappresentanti di tutte le compagnie partecipanti, delle giurie, del sindaco di Agugliano Thomas Braconi e dell’assessore alla Cultura Silvana Salati.
L’attento pubblico che ha seguito tutto il Festival ha avuto la possibilità di votare il proprio lavoro preferito, scegliendo la Compagnia “La Cricca” di Taranto, che ha rappresentato “Alla ricerca di Eveline”. Anche la Giuria dei Giovani ha assegnato il suo premio, andato alla Compagnia “La Bottega dei RebArdò” di Roma, in scena con un lavoro di Gianni Clementi dal titolo “Sugo Finto”.
Questi tutti i premi assegnati e le loro motivazioni.
La Guglia d’Oro 2019 – “Una mentina?” – Compagnia L’Armonia di Trieste
Non nuovi alla scelta di testi particolari, hanno messo sul piatto della bilancia e sul palcoscenico vizi, virtù, debolezze, discriminazioni e intolleranze umane e le hanno condite con una veridicità e una forza tali da raggiungere il pubblico come un pugno nello stomaco.
Premio del Pubblico – “Alla ricerca di Eveline” – Compagnia La Cricca di Taranto
Giuria Giovani – “Sugo finto” – La Bottega dei RebArdò di Roma
Per la capacità di aver portato sulla scena, in maniera coinvolgente e toccante, il rapporto fra due sorelle che si sviluppa nel tempo e nei vari accadimenti e, in barba a incomprensioni caratteriali, prepotenze e insofferenze, resta fortemente basato sull’amore.
Miglior attore protagonista – Paolo Dalfovo -Compagnia L’Armonia di Trieste
Non nuovo a grandi interpretazioni ha portato sul palco un maschio alfa che si sente superiore agli altri, un po’ sbruffone e anche irriverente, ma che cade sempre in piedi con la grande capacità di affabulatore che l’attore ha portato sul palco. Salvo poi, con estrema bravura, farlo crollare sotto i colpi della dura verità.
Miglior attrice protagonista – Antonella Rebecchi – Bottega dei RebArdò di Roma
Bravissima nell’interpretare il ruolo non semplice della sorella maggiore, arcigna, disincantata e incattivita dalla stessa vita solitaria che conduce. Grande nell’espressività degli occhi, quando la malattia la costringe a non parlare.
Miglior regista – Vincenzo Russo – Compagnia 30Allora di Casagiove (Caserta)
Con tocchi originali e la scelta inaspettata di spostare gli attori in varie zone del palcoscenico e del teatro, il regista ha creato ulteriori motivazioni per coinvolgere il pubblico, annullando la “regola” della quarta parete.
Miglior scenografia – “Alla ricerca di Eveline” Compagnia La Cricca di Taranto
Un ascensore perfettamente riprodotto, con tanto di pulsante per la chiamata e indicatore luminoso dei piani, può sembrare banale, ma non è affatto così. Particolarmente apprezzata la scelta delle ballerine di Degas e Toulouse Lautrec.
Miglior attore non protagonista – Marco Mazzuccato – Compagnia TeatroTergola di Vigonza (Padova)
Il fratello spigliato e simpatico che tutti vorrebbero avere, soprattutto per la capacità di ascoltare senza giudicare, impersonato con grande efficacia, mostrando anche discrete doti canore.
Miglior attrice non protagonista – Rita Solimeno – Compagnia 30Allora di Casagiove (Caserta)
Chi ha detto che una donna manager debba essere per forza dura e senza cuore? Quella di Rita Solimeno mostra anche e alla grande, tutte le debolezze e le doti della femminilità.
Premio speciale delle Giurie – Fabrizio Cinque – Compagnia 30Allora di Casagiove (Caserta)
Per aver, in pochissimi giorni, fatto suo un personaggio un po’ sempliciotto, ma non certo facile come quello del prof. Giorgio e averlo portato in scena con un le indimenticabili manie e una risata particolarissima.
Premio agli attori più giovani – Alessia ed Edward Borsan – Compagnia TeatroTergola di Vigonza (Padova)
Ai due più giovani attori dell’edizione 2019, spontanei nel loro stare in palcoscenico e … nei litigi tipici di due fratelli. Il Premio vuole essere un incoraggiamento a continuare a respirare le atmosfere del teatro e farle respirare al pubblico.
Una grande festa, in occasione della premiazione, è stata riservata a tutte le Compagnie, alcune delle quali già presenti sul territorio per un weekend turistico e grande soddisfazione è stata espressa da tutti i partecipanti all’edizione 2019.
Il nuovo presidente dell’Associazione La Guglia, Sergio Limongelli, ha ribadito come il Festival di Teatro Dialettale di Agugliano abbia confermato il suo prestigio a livello nazionale, nonostante sia stato organizzato in tempi diversi rispetto al consueto appuntamento estivo. La partecipazione e il livello dei lavori iscritti e selezionati ne è una conferma anche quest’anno. Limongelli, infatti, ha colto l’occasione per complimentarsi con le compagnie che hanno portato sul palcoscenico del Teatro Ariston di Agugliano opere diverse e che non hanno mancato di sorprendere, incuriosire e divertire il pubblico presente.
Il prossimo appuntamento con la rassegna teatrale è per il 2020, in date da definire, con l’intenzione di varare un’edizione super, visto che si tratta della ventesima organizzata dall’Associazione La Guglia.
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