Agugliano, inizia il Festival nazionale di Teatro dialettale
Giovedì 19 luglio inizia il Festival nazionale di Teatro dialettale di Agugliano (AN) con un ricco programma tra opere in gara e l’inserto tutto da ridere dei fuori concorso rigorosamente marchigiani. L’apertura dell’edizione 2018, la tredicesima del Premio “La Guglia d’Oro”, spetta a “Sganarello, medico per forza e per amore”, alle ore 21.30, presso la nuova struttura dell’Anfiteatro al Parco delle Querce, nei pressi degli impianti sportivi. Il Festival proseguirà ininterrottamente fino alla serata finale del 28 luglio con le premiazioni e lo spettacolo di Pippo Franco.
“Sganarello, medico per forza e per amore” è liberamente tratto da Molière e dalla commedia dell’arte degli Scenari di Casamarciano per la regia di Francesco Facciolli e Scilla Sticchi. A portarla in scena una compagnia tutta marchigiana, il Gruppo “Amici dell’Arte” di Offida (AP) che dalla stagione ’77-’78 svolge un’attività teatrale intensa. Con la duratura e stretta collaborazione del regista Luigi Ottoni, la compagnia si è specializzata nel filone della commedia napoletana, vincendo numerose rassegne e premi. Dal 2017 il Gruppo “Amici dell’Arte” di Offida è sulle scene con la regia del tutto nuova di Francesco Facciolli e Scilla Sticchi, ma soprattutto con la pura commedia dell’arte con cui si presenta in gara ad Agugliano e che è lontanissima rispetto agli schemi tradizionali della compagnia.
“Sganarello, medico per forza e per amore” è una commedia in due atti che è un continuo gioco di finzioni e travestimenti che possiamo racchiudere in una battuta della governante di Geronte, Valeria: “Vostra figlia è fuggita con il farmacista, che non è un farmacista, ma Leandro vestito da farmacista, che fu portato in casa dal medico, che non è un medico, ma Sganarello vestito da medico, che ha fatto il ruffiano da finto medico, tra il finto farmacista e la finta muta. Tutto chiaro?”. Beh, per la verità… proprio chiaro non è! E’ solo tutto da vedere e da ridere, perché Lucinda, figlia dell’avaro Geronte che pensa di farla sposare al vecchio e ricco conte Strummolo, è invece innamorata di Leandro. Così si finge improvvisamente muta e il padre manda le serve a cercare un medico che possa guarirla. A tutto porrà rimedio Sganarello, un taglialegna burlone e perdigiorno, che verrà inserito nella vicenda perché vittima di una vendetta di sua moglie Martina con la quale aveva violentemente litigato… Inutile dire che tra amori contrastati, dispetti, intrighi e segreti, c’è tanto da ridere, perché alla fine, nonostante i tempi possano passare e cambiare, le persone rimangono sempre le stesse, stessi vizi, stessi errori, ma anche stesse grandezze. La satira in costume di Molière si fonde nel lavoro della Compagnia “Gruppo Amici dell’Arte” con l’energia della Commedia dell’Arte degli Scenari di Casamarciano, dando vita a un caleidoscopio di situazioni, di gag, di feroci critiche, ma anche di grandi riflessioni. Con un linguaggio vivo e tagliente, una scenografia minimale, quella che vedremo sul palco dell’Anfiteatro al Parco delle Querce di Agugliano è la riscrittura di un classico destinata a un pubblico moderno e che non mancherà di entusiasmare gli spettatori. Saranno sul palco gli attori Giuliano Napoli (Sganarello), Donatella Mercolini (Martina), Remo Gabrielli (Geronte), Marica Cataldi (Lucinda), Mauro Moretti (Leandro), Adele Costantini (Valeria), Pamela Marinucci (Pierina) Margherita Giudici (la balia), Francesca Balzo (Assunta) e Mario Morra (Salvatore).
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