L’Aula Magna della Facoltà di Agraria dell’Università di Perugia ha ospitato il secondo Forum Food & Pet ESG89 centrato su Umbria e Marche. Oltre 20 i relatori che hanno affrontato e approfondito gli scenari futuri di un comparto trainante per l’economia regionale. ESG89 Group, promotore del Forum, ha analizzato i bilanci delle top aziende umbre e marchigiane con fatturato superiore al milione di euro.
“Sono ben 317 le compagini con una distribuzione capillare sui territori regionali – afferma Giovanni Giorgetti Presidente di ESG89 Group che ha condotto l’analisi –. Il fatturato aggregato raggiunge i 4,6 miliardi di euro, con 88 milioni di utili e quasi 10.000 addetti. Numeri di tutto rispetto che confermano il trend positivo degli ultimi anni. Il 59,8% delle stesse, infatti, ha migliorato nei fatturati rispetto a 5 anni fa e addirittura il 63,6% ha incrementato gli utili. Il 63,4% delle società agroalimentari di Umbria e Marche esporta anche se con un‘incidenza sul fatturato inferiore del 20%. Tutto questo a conferma del fatto che la crescita del comparto è dovuta prevalentemente all’incremento di quote di mercato del mercato domestico. L’innovazione tecnologica, la comunicazione, il marketing, la ricerca e sviluppo rappresentano altri motivi di crescita aziendale”.
Nel mese di marzo, inoltre, ESG89 Group ha realizzato una ricerca di mercato per conoscere il sentiment attuale e futuro del comparto.
“Ebbene il 57,5% del campione ha affermato di aver incrementato i volumi di vendita 2018 rispetto al 2017 – prosegue Giorgetti –, nel 2019 si prevede un incremento dell’occupazione per il 75,6% delle aziende e fatturati in salita per il 48,8%. Dati di buon auspicio per il prossimo futuro. Da ultimo sono stati analizzati anche i siti web delle top 317 società del comparto. Per il 79,8% il giudizio è stato ritenuto positivo, mentre per il restante 20,2% c’è molto da fare”.
Dopo i saluti istituzionali del Direttore del Dipartimento di Agraria dell’Università di Perugia Francesco Tei, dell’Assessore del Comune di Perugia Michele Fioroni e del Sindaco di Assisi Stefania Proietti, si è aperta la tavola rotonda sul Pet-food con la partecipazione di Claudio Sciurpa, patron del Gruppo Vitakraft Italia Spa, Fabio Bernini, Direttore Generale di Be Food e Andrea Spaterna, pro-rettore dell’Università di Camerino.
La discussione è continuata sul comparto agroalimentare con i contributi tecnici di Marco Raimondi di IRI e di Antonio Carstulovich manager internazionale e consulente. Intervenuti anche gli altri sdtakeholder Carlo Catanossi di Grifo Latte, Nicola Ambruosi di Ambruosi & Viscardi e Giampaolo Pettinari di Covalm.
Riccardo Strano, presidente del Distretto turistico dell’Appennino Marchigiano si è soffermato sul tema del turismo legato al territorio e all’agroalimentare, comparti sinergici e strategici per attrarre visitatori e viaggiatori evoluti.
Giuseppe Rivetti, dell’Università di Macerata ha sottolineato nel suo intervento l’incidenza pesantissima del peso fiscale sulle imprese del comparto e in generale italiane rispetto ai competitor internazionali.
Guglielmo Buonamici, esperto in agricoltura bio, ha affrontato il tema della fame del mondo e su come poter contribuire a contrastare questo gravissimo fenomeno.
A seguire si è dibattuto il tema della nuova PAC con il professor Angelo Frascarelli, il dirigente Roberto Luciani dell’Assessorato all’Agricoltura della Regione Marche e il Presidente di Copagri Marche Giovanni Bernardini.
L’Europa, secondo Frascarelli, ha messo al centro i temi importantissimi dell’alimentazione e della salute e quindi ci si dovrà adeguare a questi nuovi concetti chiave della politica di incentivazione comunitaria.
I lavori si sono conclusi con l’intervento del Dirigente del Ministero delle Politiche Agricole, Alessandro Apolito che si è soffermato sul tema strategico delle filiere agroalimentari e sui fondi che il Ministero stesso ha messo a disposizione per le regioni del centro Italia.
“Un Forum – ha concluso Giorgetti – giunto alla sua seconda edizione che ha sostanzialmente evidenziato l’importanza di un comparto che sta diventando sempre più innovativo e competitivo. L’Umbria con le proprie eccellenze agroalimentari, insieme alle vicine Marche, possono costituire un territorio molto interessante ed attrattivo. L’ottimismo in questo caso è sostenuto da numeri e prospettive”
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