San Severino: oculistica a disposizione dei terremotati, verifiche agli edifici
A San Severino Marche proseguono le verifiche da parte delle squadre incaricate dal Comune negli edifici della citta’, sia pubblici che privati oltre che nelle civili abitazioni. Si continua a raccogliere le segnalazioni della cittadinanza. Le squadre sono composte da un tecnico comunale e da un volontario della Protezione Civile e sono, dunque, facilmente riconoscibili.
L’Amministrazione comunale invita tutti i cittadini a inviare o presentare le proprie segnalazioni al Centro Operativo Comunale – C.O.C. – che viene ospitato al piano terra del palazzo del Comune, accanto all’ufficio Tributi. Per necessità è possibile mettersi in contatto con il C.O.C. chiamando il numero di telefono 0733-641222. L’ufficio sarà aperto dalle ore 8-13 e dalle 15-19.
Inoltre, il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha inviato una lettera di ringraziamenti al direttore generale dell’Area Vasta 3 dell’Asur Marche, Alessandro Maccioni, per la disponibilità e sensibilità dimostrate nel mettere a disposizione delle popolazioni interessate dal tragico evento sismico l’Unita Operativa di Oculistica, diretta dal dottor Vincenzo Ramovecchi, per le necessità sanitarie che eventualmente verranno richieste. Un comunicato è stato inoltrato alla Prefettura di Macerata, al Dipartimento per le Politiche integrate di Sicurezza e per la Protezione Civile della Regione Marche con lo scopo di informare tutte le autorità competenti.
“Si tratta di una lodevolissima iniziativa che rende merito alla profonda umanità e sensibilità del personale medico, infermieristico e di tutti gli altri operatori sanitari del nostro ospedale – sottolinea il sindaco, Rosa Piermattei, che aggiunge – La nostra Unità operativa è una delle migliori del centro Italia, fiore all’occhiello del nostro ospedale Bartolomeo Eustachio che continua perfettamente a funzionare. Qualcuno si era preoccupato perché, come sindaco, ho dovuto firmare un’ordinanza di sgombero per il centro CUP e tre stanze adiacenti. Il provvedimento si è reso necessario per ragioni di sicurezza, tuttavia esso nulla ha a che vedere con l’agibilità dell’intera struttura. La decisione, assunta d’intesa con il direzione sanitario del presidio, dott.ssa Giovanna Faccenda, non ha comunque comportato disagi per gli utenti”.
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