Il questore di Macerata Gianpaolo Patruno ha presenziato alla annuale commemorazione di Giovanni Palatucci, ex questore reggente di Fiume, morto il 10 febbraio 1945, a 36 anni, nel campo di sterminio di Dachau pochi giorni prima della liberazione.
La sua figura rappresenta ancora oggi un modello esemplare di sacrificio e altruismo, all’insegna dello spirito di solidarietà e partecipazione alla base dell’essere poliziotto.
Funzionario di Polizia durante il fascismo, in servizio dal 1937 alla questura di Fiume come commissario e poi questore reggente, salvò fino al suo arresto, nel settembre 1944, circa 5 mila ebrei dalla deportazione nei campi di sterminio nazisti.
La cerimonia è stata celebrata con una preghiera dal vescovo di Macerata Nazzareno Marconi presso i giardini pubblici di Villa Potenza, intitolati nel 2005 a Giovanni Palatucci «per i suoi meriti di uomo di grande umanità e generosità».
In precedenza presso gli stessi giardini era stato piantumato un ulivo e apposta una targa a sua memoria.
Erano presenti, oltre al questore Gianpaolo Patruno, il prefetto Isabella Fusiello, il vicesindaco di Macerata Francesca D’Alessandro, l’assessore Paolo Renna, funzionari della Questura di Macerata, il comandante della Polizia Stradale di Macerata Alberto Luigi Valentini, il comandante della Polizia Locale di Macerata Danilo Doria, il presidente dell’Associazione Nazionale Polizia di Stato Giorgio Iacobone insieme a una rappresentanza dell’associazione.
Hanno partecipato, inoltre, alunni della Scuola “Anna Frank” di Villa Potenza insieme ai loro insegnanti e al dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo “Enrico Fermi” professoressa Federica Lautizi.
Il questore Patruno ha ricordato la figura di Giovanni Palatucci, nominato “Giusto tra le Nazioni” nel 1990, destinatario di un processo di canonizzazione nel 2000 e dichiarato “Servo di Dio” nel 2004.
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