Da venerdì 31 gennaio a domenica 2 febbraio, al Teatro della Filarmonica di Macerata, per “I Giorni della Merla, piccolo festival d’inverno”, sono in programma tre appuntamenti in compagnia di letteratura e musica, nonché dei magici infusi di Fabiola Ruggiero, creatrice del blend Cose di Tè.
Gli incontri inizieranno tutti alle 17.30, organizzati dall’associazione ConTesto e Macerata Racconta con la direzione di Loredana Lipperini e Lucia Tancredi.
Questa edizione del festival, la decima, ha come filo conduttore “I racconti della veglia”, ispirandosi alle tradizioni popolari, quando nelle lunghe serate d’inverno davanti al fuoco la veglia era il ritrovo in cui tutte le generazioni condividevano il patrimonio della memoria e l’affabulazione del racconto.
Nella sospensione magica della stagione, si pensava che la natura d’inverno sprigionasse forze istintive e magnetiche, che l’invisibile si mostrasse nelle forme della paura e della meraviglia.
I racconti procuravano una sorta di estasi che faceva sognare da svegli, creavano varchi con il mondo della follia, degli spiriti, dei morti, delle metamorfosi atterrenti tra uomini e animali.
Il primo appuntamento di venerdì 31 gennaio è con “Il racconto dell’invisibile”, in cui la scrittrice Nadia Terranova presenterà il suo nuovo libro “Quello che so di te” (Einaudi). L’autrice, attraverso le pagine del suo romanzo più personale e più intenso, interroga sul potere della memoria, individuale e collettiva, e sulla capacità di attraversarla per immaginare chi si è.
Sabato 1 febbraio per “Il racconto del desiderio”, sarà la volta di Antonella Lattanzi con il libro “Capire il cuore altrui” (HarperCollins), in cui si rivela il talento di Lattanzi. La sua scrittura ipnotica ed emozionante è capace di indagare, come solo la grande letteratura sa fare, gli abissi e le vette dell’animo umano.
Domenica 2 febbraio per “Il racconto della paura e della magia”, arriveranno Filippo Cerri e Mariano Tomatis. Cerri con il suo “Maleveglie” (effequ) raccoglie storie di paura popolare, fiabe sporche che esorcizzano terrori primordiali e delineano la perturbante geografia del folklore. Tomatis con “Il mio libro di magia” (Tlon) racconta di come l’illusionismo possa decostruire la manipolazione, trasformando lo spettatore in complice, in un gioco capace di suscitare connessione, stupore e confidenza.
I pomeriggi del festival saranno all’insegna anche della musica dal vivo, con le note eseguite da Salvadei Brass, Shanti, Andrea Peroni e Jan, e delle letture interpretate da Pamela Olivieri e Alberta Ricottini.
L’ingresso ai vari appuntamenti è gratuito e non è richiesta la prenotazione.
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