Amalia Rodrigues e il Fado, l’omaggio del Mugellini Festival
Domenica 25 ottobre alle 17.30 il Mugellini Festival celebrerà i cento anni dalla nascita di Amalia Rodrigues con un concerto storico nella suggestiva scenografia della Cappella dei Contadini a Potenza Picena. Il 23 Luglio del 1920 nasceva a Lisbona Amalia Rodrigues, la più importante cantante e interprete del Fado di tutti i tempi.
L’ultimo appuntamento del Mugellini Festival 2020 vuole essere un omaggio e lo farà con la guitarra portuguesa di Marco Poeta, il più grande maestro di Fado in Europa, fuori dai confini Lusitani, chitarrista-divulgatore del genere musicale, virtuoso dello strumento portoghese e stimatissimo fadista anche in Portogallo.
Insieme a Marco Poeta, che ha condiviso i palchi con i più famosi nomi del Fado mondiale, un set composto da grandi artisti tra cui Jorge Fernando, chitarrista di Amalia Rodrigues, e l’ospite speciale della serata Moni Ovadia.
Sul palcoscenico del Festival, Monica Pinto darà voce al Fado nella più vera e autentica tradizione di Lisbona e l’attrice Giulia Poeta lo racconterà, accompagnate dalla viola e dal basso del talentuoso musicista Adriano Taborro.
«Perché il Fado non si canta, accade. È un avvenimento. Ed è questo che mi fa paura, perché non so mai cosa mi succederà̀. Il Fado si sente, non lo si comprende… né si potrà̀ mai spiegare», con queste parole Amalia Rodrigues esprimeva quell’emozione fortissima – in precario equilibrio tra disperazione e travolgente passione, tra nostalgia e tenerezza infinite – che in sé stessa riassume tutta l’arte del Fado.
Che è danza voluttuosa e sensuale, di probabile origine ottocentesca, sorta nel lontano Brasile coloniale, tra i patios ombrosi di foglie e frescura così come in quelle taverne dove si arenava la scomposta marea della folla notturna, dei reietti, degli emarginati.
Fin dalle origini il Fado è già̀ un canto liberatorio, potente, carnale, che dalla colonia farà̀ ben presto un viaggio a ritroso, fino alla madrepatria, conquistando così il Santissimo Portogallo con le sue lamentevoli melodie e le sue tracce di danza, nel suo inquieto pulsare del ritmo, nei moti, nella parola.
Di questo, voce inarrivabile per poesia e sincerità, Amalia Rodrigues fu il più alto testimone ed esempio, da ragazza fino quasi alla morte. Nata in un giorno di luglio del 1920 (nel ‘tempo delle ciliege’) già da bambina incanta con la sua voce sia i famigliari che i passanti per strada.
Il Fado è ancora ‘una vergogna’ per la borghesia d’inizio secolo (lo si può ascoltare, ma non certo cantare), Amalia però non vi rinuncia: nel ’39 fa il suo debutto al Retiro da Severa e da allora cantare diventerà la sua vita. Ben presto la sua fama avanza, si amplia il suo repertorio, grandi poeti vogliono scrivere per lei e, dopo il primo viaggio in Brasile (nel ’44), si aprono le porte di un successo sempre più internazionale. Parigi, Rio de Janeiro, Londra, Hollywood, Giappone… persino l’Italia, paese che amerà̀ moltissimo e cui dedicherà̀ struggenti canzoni, cantate in italiano ma col suo commovente ed inconfondibile accento.
Amalia muore il 6 ottobre del 1999, senza poter sfiorare l’alba del secolo nuovo, ma tutto un mondo e un tempo, dal suo Portogallo come dalla sua vita, rimaneva per sempre nella sua voce: «Amore geloso / e cenere e fuoco. / Dolore e peccato / tutto questo che esiste, / tutto questo che è triste. / Todo histo è Fado». “Tutto questo è Fado”, e lei lo aveva consegnato alla storia.
Sarà possibile seguire il concerto in diretta streaming sulla pagina Facebook del Mugellini Festival.
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