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Overtime Festival a Macerata, personaggi e racconti dello sport

Overtime Festival a Macerata, personaggi e racconti dello sport
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Si è aperto il sipario a Macerata sulla decima edizione di Overtime Festival, la rassegna dedicata allo sport e al racconto sportivo, con il primo appuntamento ieri sera in una piazza della Libertà completamente rivisitata in tema green, da sempre colore sociale di una manifestazione che quest’anno sceglie di puntare i riflettori sui tempi. Tempi intesi come record e date da ricordare; tempi passati, ma soprattutto futuri, in linea con la vision di Overtime, come dimostrato anche dallo straordinario allestimento realizzato in collaborazione con Pellegrini Garden.

Tra piante, light design e opere d’arte a firma dell’artista e uomo di sport Nazareno Rocchetti – con un notevole colpo d’occhio offerto ai tanti appassionati sportivi presenti in piazza – a fare gli onori di casa è stato il direttore artistico del festival, Michele Spagnuolo, che ha colto l’occasione per ringraziare la città di Macerata, da tanti anni insostituibile cornice di una rassegna che, nonostante le difficoltà del momento, non ha voluto rinunciare a lanciare un messaggio etico e di speranza.

In un’annata particolarmente complicata – spiega Michele Spagnuoloè fondamentale ripartire per parlare di cultura sportiva in pieno stile Overtime, che affronta le tematiche dello sport a 360 gradi”.

Grande soddisfazione espressa anche dal sindaco Sandro Parcaroli, accompagnato per l’occasione da una giunta fresca di nomina: “Con la nostra presenza abbiamo voluto lanciare un segnale forte alla città in concomitanza di un festival che fa dei valori dello sport, fondamentali per contrastare il consumo di droghe, il proprio punto di forza”.

Dello stesso avviso anche il Magnifico Rettore dell’Università di Macerata, Francesco Adornato, che ha voluto soffermarsi sul tema scelto per il decennale: “Quello dei tempi è un aspetto intrigante, legato allo sport ma anche alle stagioni della vita. Parliamo di un’edizione importante, di cui UniMC è onorata di far parte”.

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Filippo Roma e Urs Althaus-Aristoteles. Nella foto in alto: il sindaco Sandro Parcaroli e Michele Spagnuolo

La palla – in tutti i sensi – è poi passata alla verve della iena Filippo Roma e agli aneddoti di Urs Althaus, il leggendario Aristoteles de “L’allenatore nel pallone. Uomo di sport sul grande schermo, ma anche nella vita di tutti i giorni – solo un grave infortunio gli ha impedito di coronare il sogno di diventare calciatore -, prima di cimentarsi in qualche palleggio con il suo interlocutore, Althaus ha presentato al pubblico maceratese il suo libro “Io, Aristoteles, il negro svizzero”, ripercorrendo le sue esperienze professionali e private, che tra alti e bassi lo hanno portato a rappresentare il centravanti per eccellenza all’interno di un vero e proprio cult del cinema italiano. Un film leggero, ma in grado di trattare temi importanti e ancora attuali come quello del razzismo.

Grande spettacolo anche al termine dell’incontro, con il videomapping realizzato da Luca Agnani Studio, in collaborazione con Med Store, Pellegrini Garden e Playmarche Srl, che con i suoi straordinari giochi di luci e colori ha proiettato verso un futuro green e sostenibile anche la facciata della chiesa di San Paolo.

Overtime Festival proseguirà fino a domenica 11 ottobre con un fitto programma di eventi e incontri.

Programma e info: www.overtimefestival.it

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