Nell’ambito dell’attività di contrasto ai traffici illeciti eseguita nel porto di Ancona, la Guardia di Finanza, in collaborazione con la locale Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, ha bloccato e sequestrato un ingente quantitativo di rifiuti, costituito da parti di auto non bonificate.
Il materiale era stoccato alla rinfusa in un autoarticolato, per un peso complessivo di 12 tonnellate.
Dagli accertamenti eseguiti, è emerso che gli scarti di auto demolite erano stati spediti da due società abruzzesi, specializzate nel trattamento di rottami, con destinazione il Marocco.
Come da relazione tecnica del personale della locale Arpam, intervenuta sul posto, il materiale non poteva essere oggetto di commercializzazione, in quanto non “bonificato”, ossia privato di ogni parte e componente pericolosa.
Per le violazioni commesse alla specifica normativa (disposizioni inerenti i veicoli fuori uso e in materia ambientale) di carattere penale, i rappresentanti legali delle società italiane mittenti ed il destinatario di nazionalità marocchina sono stati segnalati alla locale Autorità Giudiziaria.
L’operazione conferma come la Guardia di Finanza, quale forza di polizia economica e finanziaria, riservi una grande attenzione anche al monitoraggio del ciclo dei rifiuti, visto che i reati ambientali generano solitamente illeciti profitti di rilevante entità.
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