È nata ICA North America, grazie all’acquisizione di uno storico distributore per il mercato nord americano che si trova in Canada. ICA Group, azienda di Civitanova Marche della famiglia Paniccia, avvia così una nuova controllata all’estero e rafforza la sua posizione mondiale. Infatti, dopo la recente apertura dello stabilimento produttivo in India nel Gujarat, nato dalla joint venture con la Pidilite, con il Nord America si completa la presenza diretta nei più importanti mercati del mondo per le vernici.
Per la società civitanovese si tratta della sesta company aperta all’estero in dieci anni, un importante e deciso processo di internazionalizzazione partito nel 2009 con ICA Iberia. L’azienda, leader mondiale per innovazione nelle vernici per legno e vetro, è presente con compagnie di proprietà in Spagna, Germania, Cina, Polonia, India e ora Canada. Dalla sede canadese verrà gestito inizialmente anche il mercato statunitense con un team di tecnici/commerciali e distributori presenti sul posto, fino a quando verrà costituita una nuova società anche negli USA. L’intera rete distributiva del gruppo è presente in 50 Paesi coprendo i maggiori stati mondiali.
“Questa acquisizione rappresenta un primo passo per la crescita del gruppo ICA nel mercato nord americano con un obiettivo di sviluppo futuro molto ambizioso – ha dichiarato il presidente Sandro Paniccia -. Inizia così un’altra stimolante sfida che permetterà al gruppo ICA di acquisire importanti quote di mercato”.
La notizia dell’acquisizione arriva proprio all’indomani dei dati di bilancio che vede ICA Group consolidare la sua posizione. Il fatturato, come negli ultimi anni, cresce e si attesta a 122 milioni, 4 milioni in più rispetto al 2017 e 6 sul 2016. Aumenta anche la quota export, oggi al 57%, mantenendo comunque solida la posizione in Italia.
Sono oltre 28 milioni i Kg di vernice prodotta e più di 15mila i clienti su scala mondiale. Si contano anche tre impianti produttivi e 600 dipendenti di diverse nazionalità (esclusi quelli della joint venture indiana); pure questo numero è salito rispetto al 2017 e dal 2000 si è praticamente quadruplicato. Infine gli investimenti pianificati per il triennio 2019-2021: 29 milioni di euro, di cui 15.900.000 di euro destinati alle immobilizzazioni materiali e immateriali e alle altre strutture aziendali; i restanti in Ricerca & Sviluppo (13.100.000) per lo sviluppo di soluzioni sempre più innovative e sostenibili.
(185)