Bullismo e temi sociali al centro del libro di Manuela Taffi “Io solo”, pubblicato da Albatros, che nei giorni scorsi è stato presentato a Muccia, San Severino Marche e Loreto. Un successo editoriale appena iniziato che avrà altre presentazioni in tutta Italia e sarà in vetrina anche al prossimo Salone del Libro a Torino, dal 9 al 13 maggio.
Agli incontri già tenuti (a Muccia e San Severino Marche insieme all’avvocato Mauro Riccioni), sono intervenuti operatori del settore, presidi e insegnanti, famiglie e ragazzi.
Con la sua prima opera letteraria l’autrice ha suscitato subito un grande interesse per gli argomenti trattati e per aver animato un dibattito costruttivo tra operatori del settore, genitori e ragazzi, tanto che molte scuole hanno chiesto di poterne discutere.
In “Io solo”, Nicolas è un qualsiasi adolescente che si trova alle prese con bulli e arroganti. Il protagonista mette nero su bianco in un diario tutti i suoi pensieri finché riuscirà a capire e soprattutto a mettere in pratica gli elementi fondamentali: parlare e reagire. Non solo, imparerà a fidarsi proprio di tutti quelli che prima riteneva non adatti o da evitare. Un racconto che appassiona proprio per la semplicità e scorrevolezza di dialogo, narrato tutto d’un fiato direttamente dall’interessato. Un insegnamento prezioso per adolescenti e genitori. La forza dell’unione e dell’amicizia sarà sempre l’unica a prevalere, così come quella dell’ascolto e del dialogo, tra amici come con gli adulti.
Manuela Taffi, marchigiana, svolge la professione di coach nei campi business, life e sport. Ha conseguito diverse certificazioni sia in Italia che all’estero, tra cui quella in “Dipendenze da Internet: cyberbullismo, grooming e sexting” su come prevenire rischi e dipendenze del mondo virtuale che coinvolgono gli adolescenti.
Da giovanissima ha iniziato a scrivere piccoli racconti, prediligendo contenuti di una certa profondità e sempre più caratterizzati dalla sua forte presenza e interazione con il mondo adolescenziale.
Questa sua prima pubblicazione nel genere narrativo sociale si rivolge ai genitori, ai ragazzi, alle istituzioni scolastiche e a tutte quelle persone sensibili a tematiche di questo tipo, con argomenti attuali quali il bullismo, visti soprattutto dalla prospettiva del giovane.
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