Arrestati a Macerata dalla Polizia di Stato quattro spacciatori che agivano nella zona dei Giardini Diaz. E’ un altro risultato dell’operazione “Piazza pulita” voluta dal questore Antonio Pignataro ed eseguita dagli agenti della Squadra Mobile guidata dalla dirigente Maria Raffaella Abbate.
L’ indagine, coordinata dal Procuratore della Repubblica Giovanni Giorgio, è stata svolta con il supporto del Servizio Centrale Operativo e della Direzione centrale dei Servizi Antidroga.
L’ attività investigativa, durata circa due mesi, ha permesso di accertare una fiorente attività di spaccio operata da cittadini extracomunitari di origine africana all’interno dei Giardini Diaz, luogo frequentato da persone di ogni età e soprattutto da minori che, in varie occasioni, erano loro stessi acquirenti della sostanza stupefacente.
Sono state adottate tecniche investigative che hanno consentito di documentare in modo inoppugnabile la rete di spaccio, mediante telecamere ad altissima risoluzione installate nei luoghi posti sotto osservazione.
Inoltre, per la prima volta a Macerata, è stato utilizzato personale sotto copertura come consente la normativa esistente che, in varie occasioni, ha acquistato la droga dagli spacciatori. I cosiddetti undercover, fingendosi consumatori, hanno comprato marijuana e hashish documentando direttamente modalità e responsabilità degli arrestati.
Così sono state accertate più di quaranta cessioni all’interno dei Giardini Diaz e nell’anfiteatro della Terrazza dei Popoli in tutte le ore della giornata e con varia clientela. Si tratta di un commercio di sostanze stupefacenti al minuto cedute anche a minorenni e a basso costo.
Grazie alla normativa per le operazioni sotto copertura gli agenti hanno potuto rimandare ad altro momento l’arresto dei pusher riuscendo così ad accertare e documentare ulteriori episodi criminosi, modalità, tecniche e legami tra gli stessi spacciatori.
Gli spacciatori arrestati sono semplice manodopera, non veri trafficanti, con piccole quantità di stupefacenti, ma la Polizia di Stato ha voluto intervenire per dare un segnale forte contro la diffusione di droga soprattutto quando riguarda minori.
I Giardini Diaz sono costantemente controllati e sorvegliati per permettere ai cittadini di frequentarli tranquillamente, obiettivo che il questore Pignataro ha tenuto a sottolineare, assicurando la continuità dell’opera di contrasto.
La dirigente Abbate ha evidenziato la facilità con cui si poteva acquistare droga e ha spiegato lo sviluppo dell’operazione.
La documentazione delle fasi di spaccio, ha permesso di scoprire anche la consegna a domicilio delle sostanze stupefacenti che i quattro soggetti praticavano, aspetto difficilissimo da rilevare nelle investigazioni e negli appostamenti.
Il segnale quindi è evidente di una lotta senza quartiere per liberare la città dal fenomeno droga, colpendo ogni sua manifestazione e in qualunque luogo e modalità, che da tempo era particolarmente percepito dalla cittadinanza.
I quattro arrestati, uno del Gambia (già in carcere per altri reati) e tre ghanesi, giovani tra i 20 e i 24 anni, piccoli terminali di altri trafficanti ma molto attivi, sono richiedenti asilo da tempo fuori il programma di protezione e senza fissa dimora.
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