A San Severino Marche 68 famiglie sono ufficialmente entrate nelle strutture abitative emergenziali installate dal Comune nel villaggio terremotati “Campagnano”, nel rione San Michele. Complessivamente prima della fine dell’anno saranno utilizzabili le 103 casette realizzate dal Consorzio stabile Arcale di Firenze che la comunità locale si è vista assegnare dopo il sisma dell’ottobre 2016.
“Oggi per la Città di San Severino Marche – ha ricordato il sindaco, Rosa Piermattei – è un momento molto importante. Non siamo stati mai lasciati soli in questa esperienza così tremenda ma tutti noi abbiamo bisogno di tornare a vivere quanto prima una vita normale”.
Il primo cittadino settempedano ha consegnato le chiavi di tutte le 103 strutture e tagliato il nastro aprendo così il nuovo villaggio terremotati alla presenza, fra gli altri, del capo del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile, Angelo Borrelli, del presidente della Regione Marche e vice commissario per la Ricostruzione, Luca Ceriscioli, dell’assessore regionale alla Protezione Civile, Angelo Sciapichetti, del responsabile del Dipartimento della Protezione Civile della Regione Marche, David Piccinini, dei consiglieri regionali Sandro Bisonni e Luca Marconi.
La cerimonia è stata benedetta dall’arcivescovo di Camerino e San Severino Marche, monsignor Francesco Giovanni Brugnaro. Presenti anche il presidente del Consiglio comunale, Sandro Granata, i membri della Giunta comunale e i componenti del Consiglio, i rappresentanti delle forze dell’ordine, della Polizia Locale, i volontari del gruppo comunale di Protezione Civile, della Croce Rossa Italiana, dell’Associazione Nazionale Carabinieri, del Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta.
“Entro l’anno tutte le 103 casette saranno a disposizione dei cittadini – ha detto nel suo saluto il sindaco Piermattei –. E’ un primo risultato che siamo riusciti a ottenere con tante difficoltà e per questo oggi la gioia è veramente tanta. C’è stato qualche ritardo ma i lavori ci hanno consentito di dotare tutto il quartiere di San Michele di servizi e infrastrutture di cui, da sempre, era sprovvisto. Dobbiamo essere grati alla Regione che ci ha permesso di fare anche queste opere. Abbiamo poi pensato alla viabilità interna e alla sicurezza stradale, anche lungo la provinciale, e dotato la zona di un sistema di videosorveglianza”.
Il sindaco Piermattei è tornata quindi ad auspicare lo snellimento delle procedure per avviare la ricostruzione, in particolare quella leggera, degli edifici danneggiati dal terremoto: “Poi finalmente ci dedicheremo a fare quello per cui siamo stati eletti e, cioè, portare lavoro, turisti e le tante cose belle che sognavamo per questa nostra amata città” – ha detto il primo cittadino che ha voluto rivolgere un sentito ringraziamento “a tutti quelli che hanno lavorato ogni giorno in questo cantiere con la pioggia, il vento e tante altre avversità. Siamo grati a chi per mesi ha lasciato da parte famiglia e affetti e a chi è arrivato da lontano per lavorare in questo cantiere”.
“Quello di oggi è per me un momento di grande soddisfazione – ha aggiunto il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli –. Abbiamo condiviso con l’Amministrazione comunale i passaggi più delicati e i momenti più difficili quando sembra che le cose non potessero arrivare nei tempi e nei modi sperati. Un grazie particolare al sindaco perché ha lavorato perché si riuscissero a raggiungere gli obiettivi che ci eravamo posti. San Severino Marche è stato il primo Comune ad aver rimosso la totalità delle macerie pubbliche. Un grazie particolare alle imprese e ai tecnici che sono il motore di tutto quello che facciamo anche se spesso ce ne dimentichiamo. Purtroppo le cose buone fanno poco rumore, fanno molto più rumore quelle cattive – ha anche detto Ceriscioli, per poi ricordare –. Ci sono altre cose importanti che riguardano la comunità settempedana: con il sindaco abbiamo lavorato sull’ospedale che era una preoccupazione per tanti cittadini. C’era il timore che in momenti difficili ci si potesse approfittare per andare a toccare servizi. Invece abbiamo concordato una crescita e previsto nuovi posti letto aggiuntivi che la Commissione regionale Sanità adesso approverà. Questo ci consentirà di potenziare i servizi esistenti. Per la ricostruzione di San Severino Marche e dei centri colpiti dal sisma, con la cabina di regia nazionale abbiamo già approvato precise indicazioni e nuove Ordinanze che riguardano proprio il dopo sisma e che presto semplificheranno la vita di tecnici, imprese e cittadini. Questo per tornare di nuovo a vivere guardando con fiducia al futuro”.
Il capo del Dipartimento nazionale della Protezione Civile, Angelo Borrelli, portando invece il proprio saluto ha espresso “grande soddisfazione per la consegna delle chiavi delle Sae. Ero qua solo quindici giorni fa ed era tutto un gran cantiere. Abbiamo fatto un’analisi con il sindaco e i colleghi della Regione e abbiamo dato un’accelerata ai lavori condividendo che la consegna delle strutture sarebbe avvenuta prima di Natale. C’era da fare anche un tratto di fognatura e abbiamo fatto anche quello. Grazie a tutti coloro i quali hanno lavorato a questa importante opera”.
Delle 68 Sae consegnate nel villaggio “Campagnano”, 29 sono già servite da viabilità e parcheggi, per altre 39 questi servizi entreranno in funzione nei prossimi giorni ma le strutture abitative potranno essere utilizzate fin da subito e raggiunte a piedi. Prima della fine del 2017 saranno consegnati i restanti alloggi destinati già ai terremotati settempedani.
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