Home Cultura ‘700Macerata chiude con il “Salotto” e la “Preghiera in musica”

‘700Macerata chiude con il “Salotto” e la “Preghiera in musica”

‘700Macerata chiude con il “Salotto” e la “Preghiera in musica”
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Al culmine di una progressione incalzante che ha coinvolto ed entusiasmato un pubblico attento e numeroso per quasi un mese di incontri, concerti e spettacoli di qualità, il festival “‘700MACERATA”, prodotto dalla Fondazione “Alessandro Lanari” con la direzione artistica di Gianni Gualdoni e realizzato in collaborazione con l’associazione “Il Glomere” e vari partner istituzionali del territorio, giunge al termine mercoledì 23 marzo presentando due diversi appuntamenti, entrambi di originale proposta e rara profondità.

Alle 17, presso l’Aula Magna dell’Università con ingresso libero, il festival lancia la formula del “Salotto culturale”: appuntamento speciale con il sapore deciso della storia in un’atmosfera leggera che non vuole avere austerità da convegno né dibattito da tavola rotonda, quanto piuttosto presentare un racconto a più voci di studiosi ed esperti di vaglia su un filone tematico comune tra divulgazione e stimolo d’interesse, da viversi con la piacevolezza lieve di un incontro tra amici. Una formula innovativa di stimolo culturale di qualità che intende richiamare alla memoria l’uso, lo spirito di studio e la curiosità intellettuale delle antiche accademie. Con il titolo generale di “Aspetti dell’Atene delle Marche” per guardare da vari punti di vista la realtà maceratese del XVIII secolo, sono ben sette i relatori in programma, espressione delle principali agenzie culturali del territorio, da docenti dell’Università di Macerata a membri di FAI Macerata, Centro Studi Storici Maceratesi, Deputazione di Storia Patria per le Marche, Accademia dei Catenati: Carlo Pongetti, Gabriella Almanza, Maria Paola Scialdone, Nazzareno Gaspari, Francesca Coltrinari, Giacomo Alimenti. Coordina e interviene lo stesso ideatore e direttore di ‘700MACERATA, Gianni Gualdoni.

12476641_10207568345881113_435396466_oAlle 21, alla Chiesa di San Filippo con ingresso libero, l’ultimo evento in cartellone: la Settimana Santa si offre infatti per una doverosa finestra sulla musica sacra a chiusura del festival, in un luogo emblematico come la bellissima chiesa filippina, che non costituisce solo uno scrigno di arte e devozione, ma richiama la profonda radice storica locale della tradizione musicale dell’oratorio. Con il titolo di “Preghiera di Musica”, il programma musicale presenta composizioni di Vivaldi e Pergolesi in versione asciutta e intima, interpretate dal soprano Pamela Lucciarini con Giovannimaria Perrucci all’organo antico, proprio in una sorta di preghiera in musica quale contributo al raccoglimento del rito pasquale e, come nell’uso filippino dell’epoca, l’esecuzione si fa forte della diretta parola di fede da parte della comunità di consacrati dei Figli del Sacro Cuore di Gesù, custodi della Chiesa, rilanciando l’antica pratica devozionale e rievocandone la preziosa radice culturale. Tra i brani di Vivaldi, “Salve Regina e “In furore iustissimae irae mottetto scritto tra il 1720 e il ‘25 durante un soggiorno romano, forse per il cardinale Ottoboni; di Pergolesi, brani dal Salmo 112 “Laudate pueri Dominum”.

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