Il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli a Fabriano, un altro comune colpito dal sisma. Ieri è stato nel Piceno, oggi è partito appunto da Fabriano dove ha fatto il punto della situazione con il primo cittadino. La visita è poi proseguita all’Ospedale Profili che, dopo la scossa di domenica, per ha circa 6mila metri quadrati inagili.
Di seguito Ceriscioli è tornato a San Severino Marche e Tolentino. La Regione intanto ha iniziato i pagamenti, in particolare per il contributo di autonoma sistemazione, per gli alberghi e per gli interventi legati al terremoto, somme urgenze effettuate dai Comuni. Gli amministratori sono invitati a inviare le fatture.
Proseguono anche i sopralluoghi ed aumenta la conta dei danni, dopo l’ultima scossa. Ad oggi nelle Marche sono 112 i Comuni coinvolti dal sisma: 53 nel Maceratese, 26 nel Fermano, 25 nel Piceno e 8 nell’Anconetano. 235 le zone rosse delimitate perché a rischio crolli.
Le sedi municipali inagibili sono in tutto 43: 25 nella provincia di Macerata, 2 in quella di Fermo, 16 in quella di Ascoli Piceno.
Dopo i controlli effettuati questa mattina salgono a 37 le scuole inagibili: 22 nella provincia di Macerata, 5 in quella di Fermo, 10 in quella di Ascoli.
Cresce anche il numero delle attività produttive inagibili, ben 541 di cui 506 nel Maceratese, 5 nel Fermano, 26 nel Piceno e 4 nell’anconetano. 172 infine le stalle inagibili: 146 nella provincia di macerata e 26 in quella di Ascoli.
I cittadini assistiti secondo le ultime rilevazioni sono 24.998, assistiti sul posto (palestre, scuole, palazzetti) 13.629 (9.958 Mc; 158 Fm, 2.227 Ap; 1.286 An), autonoma sistemazione (Cas) 5.303 (3.358 Mc; 60 Fm; 1.885 Ap), alberghi 6.066 (4.366 Mc; 53 Fm; 1.547 Ap; 100 An).
A questi si aggiungono 13.450 persone che preferiscono dormire in auto o da parenti e amici per paura di una nuova scossa (11.682 Mc; 1.760 Fm; 8 Ap).
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